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IL CASTELLO DI DUINO

Il castello è stato costruito sulle rovine di un avamposto romano e ingloba una torre del XVI secolo.
La sua edificazione fu voluta nel 1389 da Ugone di Duino, capitano di Trieste, in sostituzione del Castelvecchio risalente al X secolo, di cui sono ancora visibili le rovine su uno sperone roccioso a picco sul mare.
Alla morte di Ugone, il castello andò in eredità a Ramberto di Walsee, fratello della prima moglie, che ne curò l'ultimazione nei primi decenni del Quattrocento. Passò poi agli Asburgo che lo diedero a varie famiglie nobili tedesche e italiane e per ultima alla famiglia Hofer von Hoenfels il cui ultimo discendente, Matthaeus, morì nel 1587 lasciandolo a sua volta in eredità alle uniche due figlie femmine, Ludovika e Maria Clara Orsa.
Entrambe furono spose, una dopo la morte dell'altra, del conte Raimondo della Torre di Valsassina che assunse anche il cognome Hofer, adattato poi in lingua tedesca a von Thurn-Hofer und Valsassina.
Nel 1849 la contessa Theresa von Thurn-Hofer und Valsassina, ultima discendente diretta dei Della Torre di Valsassina ed erede del castello duinese, sposò il principe Egon zu Hohenlohe-Waldenburg-Schilligsfürst dal quale ebbe sei figli.
La quarta figlia, Maria, andò sposa a sua volta nel 1875 a Venezia del principe Alexander von Thurn und Taxis, a sua volta lontano discendente dei Della Torre e figlio di Hugo Maximilian del ramo cadetto Thurn und Taxis-Lautschin-Bohemia, portando in dote il castello.


 

ALL'OMBRA DELLA TORRE

NOTTI D'ESTATE A PIETROBURGO

Rappresentazioni di prosa, poesia e musica.

Il Castello indosserà di nuovo il suo abito da sera per far rivivere un passato fatto di avvenimenti romantici. Gli Attori e i Figurantes, le vivaci luci dei riflettori che squarciano l’oscurità, voci e musiche di altri tempi e l’incessante brezza marina trasporteranno lo spettatore lungo un fantastico viaggio nel tempo.



 

LA LUNA NEL POZZO

Spettacolo di Luci e Suoni  

Libere interpretazioni di racconti, storia, leggenda e fantasia
Con  attori in scena
Testo e Regia di Lino Marrazzo
light designer   Serafino Marchiò Lunet
Voci recitanti : Paola Saitta  - Liliana De Caneva

Canzoni e romanze nella Russia dell'ultimo Zar
Victoria Lamina – Mariella Terragni  - Consulenza di Gianni Gori

 

Poesia e musica nel secolo d'argento dell'ultimo Zar di Russia, un viaggio affascinante tra melodie rare e deliziose romanze che sanno creare l'atmosfera di un raffinato salotto musicale. A rievocare questo periodo storico e musicale sarà la calda voce del mezzosoprano russo Victoria Lyamina che canterà i pezzi più famosi di questo genere, accompagnandosi al pianoforte. La parte poetica, invece, sarà curata dall'attrice Mariella Terragni che interpreterà le opere dei poeti minori russi che componevano per i salotti di Mosca e San Pietroburgo. La Lyamina ha fatto recentemente di questo suggestivo album del “musizieren” borghese tra Otto-Novecento anche un suggestivo cd musicale. Nata a Mosca, Victoria Lyamina ha studiato canto sotto la guida di Zara Doluchanova ed Eugenia Sceveleva e musica da camera con Nina Delizieva. Dal 1993 al 2005 è stata solista del teatro Helikon Opera di Mosca e dal 1996 della Filarmonica di Mosca, collaborando con direttori quali Alexandr Vedernikov, Veronica Dudarova, Pavel Sorokin, Vladimir Ponkin, Yuri Evtushenko. In Teatro ha ottenuto successi nei ruoli di Amneris in Aida, di Carmen, del Principe Orlowsky neI Pipistrello di Johann Strauss Jr, di Niklaus I Racconti di Hoffman di Offenbach, della Contessa in Dama di Picche di Tchaikovsky. 

IL GIULLARE

Spettacolo a carattere medievale
Lo spettacolo è adatto a tutti in special modo è rivolto ad un pubblico di famiglie (bambini e adulti). Gli Artisti si esibiscono in costume medievale e così anche  gli oggetti di scena (botte ,palline cerchi mattoni volanti, bastoni e torce infuocate  calici,ecc.)sono in tema. Dolimano Amilcare in arte Santosh  e  Lucia Osellieri della Casa degli Gnomi. Conduce: Mariella Terragni. Un saltimbanco, giullare arriva a Corte (sito predisposto) con tutto” l’Occorrente”(attrezzi per la giocoleria e strane altre cose) contenuto dentro una vecchia botte che odora ancora di Vino nettare di Bacco, per celebrare la gioia e la vita. Con l’aiuto delle tecniche della giocoleria , e dell’imbonimento, il saltimbanco che  sta spesso in posizione precaria  sopra la  botte, si arrabatta nel cercare di creare intorno a sé con i convenuti (pubblico) quella magica atmosfera di divertimento e di celebrazione al gioco alla gioia  e alla vita. Tutto lo spazio intorno a lui si è trasformato,la gente lo guarda e lo ascolta incantata a bocca aperta per lo stupore facendosi travolgere dalle risate. 

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